A volte non servono palloni, canestri o vittorie per raccontare la bellezza del Baskin.
Basta una penna. O, nel caso di Lorenzo Zanella, un cuore che sa trasformare le emozioni in parole.
Lorenzo non ha scritto un semplice testo.
Ha scritto una lode in prosa, un piccolo gioiello che cattura tutta l’essenza del nostro sport.
La lode di Lorenzo è un tributo sincero e autentico, che ricorda che il Baskin non è solo sport, ma un linguaggio nuovo fatto di rispetto, empatia e passione.
E che per raccontarlo servono occhi che sanno guardare oltre il risultato.
Perchè ci sono partite che si vincono con i tiri, e partite che si vincono con il cuore.
Oggi, più che mai, siamo fieri di dire:
questa è la nostra squadra. E queste… sono le nostre parole.
Le parole che uniscono di Lorenzo Zanella:
Si corre, si gioca e si vive
nel bello sport tanto sognato,
creato da menti gagliarde emotive,
per l’inclusione lo hanno donato.
Da molti lustri si volle giovare
l’animo mesto dei difficoltosi,
per fare squadra, per far giocare
e fare di tutti fieri e virtuosi.
Dalle rive del fiume padano
giunse tal sport gioioso e leale,
fatto per volgere l’animo umano
ad esser gentile, ad esser cordiale.
E tutti applaudono in cor giubilante
quando la mano si slancia a lanciare,
pacatamente o col grido esultante
mentre chi prova veloce a marcare.
Per ogni palestra si scorge
l’atmosfera dello stare insieme,
sfilano i numeri, la mano si porge
e dell’inclusione è già sparso il seme.
E’ giunto il momento: si gioca
col cuore denso di azioni felici
la speranza è qui, non è fioca
nello sport che ci rende amici.